Dov'è la casa dell'isola?

 


Orta e l’isola di San Giulio

Sono diverse le leggende che legano la città al suo passato. Una fra queste racconta che San Giulio, fuggito dalla Grecia per scampare alle persecuzioni, per combattere il paganesimo cominciò a innalzare chiese cristiane. Per erigere la sua centesima chiesa raggiunse le rive del Lago d’Orta; affascinato dalla bellezza del luogo rimase a contemplare l’isola, nonostante si dicesse fosse infestata da draghi e serpenti. Dalla riva, non trovando alcuna imbarcazione, stese il proprio mantello sulle acque e raggiunse l’isola, al centro del lago, dove scacciò draghi e serpenti, edificando la sua centesima chiesa, e nella quale fu poi sepolto.


Da citare ancora, in virtù dell’atmosfera idilliaca che si respira in questi luoghi, la location scelta da Giuseppe Tornatore per le riprese del film La corrispondenza; nel film il borgo viene definito con un nome diverso, ma ugualmente l’attrattiva del luogo è riconoscibile.

Inoltre, nell’isola di San Giulio è stato ambientato il romanzo breve di Gianni Rodari C’era due volte il barone Lamberto, ovvero, I misteri dell’isola di San Giulio.

Anche Umberto Eco l’ha citata più volte nel libro Numero Zero che si chiude con la frase ‘L’isola di San Giulio sfolgorerà di nuovo nel sole’.